Musicalista non si ferma mai e anche in questo difficile momento storico presenta una ventata di novità con sonorità accattivanti che spaziano dal blues alla club music.
I Montparnasse Musique sono un equilibrio tra due distinte sensibilità: la passione per ritmi organici grezzi del produttore algerino-francese Nadjib Ben Bella e l’amore per i synth DIY digitali del dj sudafricano Aero Manyelo.
Il duo si è formato in seguito ad un incontro fortuito all’omonima stazione della metro di Parigi che si è concluso poi nello studio di Ben Bella dove è partita una session di musica che è durata tutta la notte.
La miscela coraggiosa di idee fresche ed elaborate dà vita all’EP di debutto per l’etichetta Real World al quale partecipano artisti come Kassai All Stars, o Konono n1, dove la determinazione acustica dell’Africa tradizionale si combina all’energia della moderna Johannesburg (gqom, kwaito, techno, afrohouse). Il risultato finale è un’inevitabile evoluzione Congotronics che confluisce in un sound elettro-acustico pronto per il dancefloor, carico di motivi contagiosi, inflessibili e autentici.
Bab L’Bluz (letteralmente “La porta del blues”) è un gruppo franco-marocchino che si ispira, invece, alla musica tradizionale Gnawa e Hassani a cui combina rock, suoni psichedelici e blues. Dalla passione comune di Yousra Mansour e Brice Bottin per il guembri, uno strumento a corde pizzicate della tradizione musicale dei popoli Gnawa, prende vita la composizione di un nuovo repertorio di canzoni, intitolato Nayda! (RealWorld), che in Darija, dialetto marocchino, significa “sollevati” ma anche “divertiti” ed è il termine utilizzato per identificare il nuovo movimento artistico e culturale giovanile emerso in Marocco.
Kakawa è il nome con cui viene identificata la pianta da cui hanno origine i frutti del cacao e da qui, come per il cibo, anche per la musica il processo creativo di questo gruppo esplosivo trae ispirazione dalla terra, dalle radici, dalle origini, subendo influenze che provengono dalle aree geografiche del cacao in Sudamerica.
Frei Rossi (produttore italiano), Dario Giovannini (polistrumentista di madre giapponese) e Devon Miles (cantante nigeriano), fanno coesistere spazi e tempi remoti, un intero mondo sonoro compresso e articolato, dai suoni e i canti dei riti iniziatici alle drum machines, dalle percussioni ai synth, dalle chitarre ai campionatori, da sud a nord, dal passato al presente.
Dopo aver pubblicato un album reggae-dub sotto lo pseudonimo di Taggy Matcher, nel 2015, direttamente da Lione, il produttore iperattivo che non si aggrappa a uno stile musicale o ad uno pseudonimo, Bruno Hovart, ha presentato Voilaaa, un nuovo progetto funk con inclinazioni afro-disco. Il terzo album Voiciii suona come un inno ai migliori anni della disco, un’opera festosa che ci riporta nel cuore degli anni ‘70. Oltre a Lass e Pat Kalla che sono ora parte integrante del collettivo, partecipano a questo lavoro, nato da vibranti scambi durante i tour di Voilaaa, David Walters, Rama Traoré, Boris Pokora and Ayuune Sule, e altri preziosi ospiti.
I dj set di Voilaaa, di un colore ed un’energia unica, sono come la sua musica, un po’ nostalgici ma in grado di trasmettere una voglia di ballare nata più di 40 anni fa.