La band presenta al mondo il proprio e unico genere musicale chiamato “Shamstep” – un potente mix di musica da strada tradizionale della regione Bilad al-Sham (che comprende Palestina, Libano, Siria, Israele, parti della Giordania, dell’Iraq e della Turchia) combinato con profondi ritmi elettronici e influenze da funk, hip-hop e rock.
47 SOUL collega melodie che hanno attraversato il mondo arabo per secoli con sintetizzatori analogici, linee di chitarra ipnotica, cantando in un mix di arabo e inglese.
Il loro primo singolo di successo Intro to Shamstep ha raggiunto oltre 4 milioni di visualizzazioni su Youtube e anche il live 47 SOUL è un’esperienza unica dal momento che ogni singolo spettacolo è un’esplosione di danze inarrestabili e trance sia sul palco che tra il pubblico.
Dopo aver fondato il gruppo in Giordania nel 2013 e aver pubblicato i primi brani in tutto il Medio Oriente, i quattro talentuosi musicisti hanno trovato la loro nuova casa a Londra. Hanno già completato quattro tour attraverso tutti i maggiori festival nel Regno Unito (Glastonbury, Womad, Boomtown Fair, Bestival) e si sono esibiti in alcuni dei migliori locali di musica di Londra. Anche in Europa hanno conquistato il pubblico in festival come Roskilde Festival, Esperanzah, Amsterdam Roots o c/o Pop. Ora è in corso il primo tour nei club in Germania, Svizzera e Scandinavia.
Shamstep si rifà alle sonorità sibilanti dei synth e ai ritmi sincopati che accompagnano la dabka, danza tradizionale popolare originaria della regione di Bilad al-Sham; le band che accompagnano le danze di solito suonano con le drum machine e le tastiere settate in modo da riprodurre i suoi degli strumenti tradizionali come il mijwiz e l’arghul. Ma la dabka è molto di più: è soprattutto uno strumento particolarmente potente per musicisti e attivisti palestinesi, il loro modo per affermare la propria identità.
Oggi i brani shamstep sono ascoltati nei bar e nei club locali di Damasco, elevandosi a colonna sonora della gioventù araba. Con il termine “Shamstep“, 47 Soul vuole cancellare metaforicamente i confini per incoraggiare uno stato d’animo più ampio ed inclusivo, enfatizzando in un’unica parola unità e diversità.
47 Soul ha costruito una base multiculturale di fan che va dal Libano a Londra. Dopo il successo di “Shamstep“, il loro primo album Balfron Promise è uscito nel Febbraio 2018, seguito dall’attesissimo Semitics, uscito nell’ Agosto 2020 (la loro terza uscita e secondo album completo), che mixa la musica dance senza compromessi con nuove potenti canzoni e testi stimolanti, sia in arabo che in inglese. Ogni canzone è imprevedibile, spostandosi costantemente tra diverse trame e melodie, grazie anche ai diversi membri della band che hanno fornito la loro voce e al numero impressionante di ospiti speciali che si aggiungono al mix.
L’album è stato registrato a Londra e comprende un cast di artisti provenienti da tutto il mondo, dal tedesco-cileno MC Fedzilla al rapper britannico-iracheno Lowkey e il rapper e cantante palestinese britannico Shadia Mansour. Poi ci sono musicisti con base in Medio Oriente tra cui due dei più noti rapper palestinesi The Synaptik e Tamer Nafar.
La musica è avventurosa, ma i testi bilingue sono ancora più coraggiosi. Dopo tutto, l’album è intitolato Semitics – una delle parole più carica di emozioni in lingua inglese, soprattutto quando preceduto dalla parola Anti. Tareq sostiene che “il termine è usato in modo strano, e in tanta propaganda. La gente ha bisogno di sapere che Semite non significa solo ebraico da solo – gli arabi sono inclusi”. Dopo tutto, le lingue ‘Semitic’ includono sia l’ebraico che l’arabo “.
“L’album è intitolato Semitics perché ha molti di questi temi teologici/storici/geografici – ma è un album dance!”.
E voi siete pronti per avventurarvi in questo viaggio?