Ma quello che la differenzia non è solo la profondità e la sensualità del timbro di voce, che pochi altri cantanti posseggono, ma la sua abilità nel trasformare in fado ogni melodia alla quale presta la sua voce. Non c’è nessun’altra voce fado come quella di Ana Moura.
Ana inizia a coltivare la passione per la musica da bambina, aiutata in questo da una famiglia di cantanti. Sebbene avesse potuto esibirsi in qualsiasi genere musicale, si accorge ben presto di avere un’inclinazione particolare per il fado: all’età di sei anni canta il suo primo brano fado Cavalo Ruço, ma durante l’adolescenza decide di mettere da parte per un po’ di tempo questa musica. In questo periodo, nonostante cantasse canzoni di altri generi, la sua voce continua a gravitare intorno allo stile del fado.
Continuando l’esperienza in altri ambiti, registrerà un album pop/rock, che avrebbe dovuto essere pubblicato con l’etichetta discografica Universal, la cui registrazione però, non è mai stata portata a termine. Alla fine il destino ha fatto il suo corso e ha portato Ana Moura in un bar a Carcavelos, dove finalmente cede alla tentazione e torna a cantare fado. Il chitarrista António Parreira, che era lì quella sera, rimane così colpito da lei che le propone un tour nelle case del fado. In occasione di una serata in una di esse, Ana viene invitata a cantare da Maria da Fé, comproprietaria della prestigiosa casa del fado Senhor Vinho. Questa e altri locali fado divennero pian piano la sua scuola di musica. Prima infatti, Ana Moura cantava fado solo perché suggerito dalla sua intuizione. Ora invece gli insegnamenti ricevuti da persone più esperte, in particolar modo Maria de Fé e Jorge Fernando, le stavano dando altri motivi per cantare, senza mai perdere la sua spontaneità.
È proprio Jorge Fernando che nel 2003 produrrà il suo primo album Guarda-me a Vida na Mão e che sarà responsabile di sei tra i quindici brani contenuti in esso. È stato ben presto chiaro che il fado di Ana Moura possedesse una rara elasticità e la reazione del pubblico e della critica è stata così entusiasta che la cantante si è ben presto affermata nel panorama portoghese e in seguito anche all’estero. Aconteceu, pubblicato nel 2004, è stato il naturale proseguo del suo album di debutto.
Dall’altra parte del mondo intanto, il sassofonista dei Rolling Stones, Tim Ries, era alla ricerca di un cantante fado da includere nel suo progetto: coinvolgere artisti dai background musicali più disparati per reinterpretare alcune delle canzoni della celebre band. Per questa iniziativa Ana ha registrato “Brown Sugar” e “No Expectation” e ha interpretato questo ultimo brano durante un live dei Rolling Stones allo stadio José Alvalade di Lisbona.
Da quel momento in poi Ana Moura e i Rolling Stones si sono incontrati diverse volte: una delle occasioni è stata in seguito ad una chiamata di Ries, durante la quale le disse che aveva scritto per lei una canzone “Velho Anjo”, che egli stesso ha interpretato al sassofono nel successivo album della cantante: Para Além da Saudade.
Un altro evento che ha segnato la sua carriera è stato il 18 luglio 2010 sul palco del Super Bock Super Rock Festival dove durante un concerto di Prince, si è esibita con lui in una versione portoghese di “Walk in Sand” e nella canzone tradizionale fado “Vou Dar de Beber à Dor”. L’anno successivo è stato per la sua carriera molto fortunato, grazie alla vittoria del Golden Globe, la scalata alle classifiche di Billboard e Amazon e la nomination come “Artista dell’anno” da parte della rivista inglese Songlines.
Nel 2012 esce il quinto album di Ana, dal titolo Desfado, il punto di svolta della sua carriera nonché l’album più venduto in Portogallo negli ultimi cinque anni, raggiungendo il primo posto delle classifiche portoghesi ma conquistando anche quelle dell’Inghilterra, Spagna e Stati Uniti.
E anche il suo ultimo album, Casa Guilhermina, pubblicato nel Novembre 2022, si è rivelato da subito un grande successo. In questo disco si possono percepire le diverse influenze musicali che si fondono con la sua voce inequivocabilmente profonda. All’interno di questo nuovo album, troviamo un omaggio a Price, “Ho scritto ‘Jacarandá” per Prince. È un tributo a Prince che adorava la mia musica. Mi disse ‘La tua musica ha solo bisogno di un ritmo’. Ed è così che il beat è entrato in questa storia, e penso che lui sarebbe molto felice”. Jacarandá si chiude con assolo di Mike Scott, chitarrista che ha lavorato con Prince.
La carriera di Ana Moura è al momento la più vivace e fiorente del panorama musicale portoghese, come provano i 300.000 dischi venduti, i circa dodici premi, tra cui due Golden Globes e le numerose performance insieme a delle icone della musica quali Prince, Rolling Stones, Caetano Veloso, Gilberto Gil e Herbie Hancock.