Sul palco bonghi, timbales e congas provvedono allo scheletro ritmico, su cui viaggiano le corde del basso e della chitarra, su cui si appoggiano sax, tromba e tastiere mentre le voci dei cantanti Freddy “Il Re” Tsukamoto e Megu aggiungono il tocco finale con le loro svettanti voci min’yō.

Gli arrangiamenti incisivi e brillanti di questa big band composta da di dieci elementi infondono nuova vita a canzoni folk tradizionali della classe operaia.

Il loro album di debutto “Echoes of Japan” (2019), segna l’arrivo di un gruppo unico e inimitabile, contraddistinta dal suono vocale del min’yo che incontra il groove della cumbia, del jazz, del thai pop, dell’afro-funk e del reggae.

La missione dei Minyo Crusaders, è salvare i min’yo dal suo status di “musica da intellettuali” e riportarla alla vita di tutti i giorni, trasportando quelle canzoni verso i più differenti stili musicali.

Il loro spettacolo si apre con un’esplosione di cumbia colombiana prima di passare all’afrobeat, al reggae, alla salsa e altro ancora.

È una fusione improbabile, ma i Crusaders sono armati di una sezione di fiati incredibili ispirati da band ska e jazz assortite e le melodie spesso malinconiche sono abilmente intrecciate con stati d’animo ottimisti.