Salif Keïta è un cantante e musicista albino originario del Mali. Nato a Djoliba nel 1949, Salif Keïta è discendente diretto del fondatore dell’impero del Mali, Sundiata Keita. Dopo la laurea provò a diventare insegnante, ma venne rifiutato. Decise allora di fare il cantante, creando scandalo all’interno di tutta la sua famiglia: la musica, infatti, è tradizionalmente riservata alla casta dei griot, mentre i Keita sono una famiglia di principato. Salif venne emarginato dalla sua comunità anche perchè l’albinismo, nella cultura Mandinka, è un segno di sfortuna. Trova fuori dai confini del Mali le condizioni per esprimersi. La sua musica, che incorpora vari stili tradizionali dell’Africa occidentale mescolandoli a suggestioni europee e americane, ha conquistato il grande pubblico. Esponente di punta della world music negli anni Novanta, è stato tra i primi a trattare tematiche sui migranti e a collaborare con artisti internazionali come Vernon Reid, che il TJF ospita in un altro concerto. Celebrando i cinquant’anni di carriera, Keita stila un bilancio in quello che ha dichiarato essere il suo ultimo disco, Un Autre Blanc (2018). La propria condizione di “altro bianco”; diventa un grido di denuncia per i diritti negati agli albini, ancora soggetti a pesanti discriminazioni in varie zone dell’Africa; il tutto filtrato dall’omaggio al suo adorato Mali.